Museo d’Arte Orientale – Collezione Mazzocchi

via Madre Teresa di Calcutta, 2 – 25030 Coccaglio (Bs)

STORIA

Un viaggiatore dimenticato

Pompeo Mazzocchi nasce nel 1829 a Coccaglio. Con grande coraggio per l’epoca viaggia per il mondo, vivendo avventure epiche tra guerre, pirati e samurai. Riesce a reperire il baco da seta, salvando l’economia serica lombarda. Accumula una fortuna mirabolante, portando con sé i ricordi dei suoi viaggi oggi in museo. Di personalità schiva, evita le cronache ed i riconoscimenti pubblici. Tramite suo figlio Cesare dona la sua ricchezza alla comunità. Trascorre sereno la sua vecchiaia circondato dai propri affetti, scrivendo con soddisfazione il diario dei suoi viaggi, pubblicato nel 2010. Nell’arco della sua vita Pompeo Mazzocchi visitò oltre all’Europa, anche l’Africa e l’Asia. In occasione di questi viaggi, Mazzocchi raccolse circa 500 pezzi d’arte, per lo più provenienti dal Giappone che rimase la sua meta preferita.

La collezione, molto eterogenea, si compone di armi, avori, xilografie, lacche, manufatti in legno, gioielli, pitture, ceramiche, tessuti, fotografie e bronzi.

L’esposizione si prefigge di mettere in mostra gli oggetti di maggior pregio della raccolta Mazzocchi, limitandosi ai pezzi giapponesi. Articolato in quattro sezioni per altrettante stanze, il Museo muove i suoi passi dalla figura di Pompeo Mazzocchi e l’allevamento del baco da seta. Sono esposti, oltre al suo ritratto e a quello della sua moglie in abiti orientali, alcune immagini del Giappone ai tempi di Mazzocchi, cartine e i lasciapassare utilizzati dal coccagliese per i suoi viaggi in Oriente.

La seconda sezione è dedicata alla situazione politica e storica dell’Impero Giapponese e alla classe nobiliare dei Bushi (Samurai nobili). Sono esposte due preziose armature del XVIII e XIX secolo, alcune spade, tra cui, interessante, una di piccolo formato destinata a un Samurai bambino e un arco del XIX secolo. Completa la sala una serie di stampe del noto artista giapponese Hiroshige, raffiguranti vedute del Giappone.

La terza sezione è dedicata al quotidiano giapponese i manufatti e le suppellettili di uso comune esposte in questa sala mostrano la cura e la raffinata eleganza con la quale i giapponesi decoravano gli oggetti del loro quotidiano, ispirandosi per lo più alla natura e alla mitologia giapponese. Notevole la raccolta di gioielli, vasi, statuette, scrittoi e netzuke (avori raffiguranti motivi mitologici e naturalistici). Accanto a questi sono esposti i famosi quaderni di Hokusai, il più grande artista giapponese del XVIII secolo, noto in Occidente per la sua “Grande onda”.

La quarta sezione si occupa dell’Ukiyo-e dal trionfo della xilografia della scuola Utagawa: scene con Geishe, Samurai, dame della corte imperiale, combattimenti navali e mostri popolano questi fogli in carta di gelso nei quali i colori accesi e raffinati degli artisti del “mondo fluttuante” restituiscono un’immagine favolosa che ha affascinato gli artisti europei della seconda metà dell’Ottocento dando origine al fenomeno del Giapponismo e influenzando l’Impressionismo.

Orari Museo

Per informazioni, prenotazioni, visite e laboratori didattici inviare una mail a museodarteorientalecm@gmail.com

Come arrivare

  • In treno:

Scendere alla stazione di Coccaglio, prendere via Giacomo Matteotti, a destra via Vittorio Veneto, a destra via Gaspare Monauni, sulla sinistra Via Madre Teresa di Calcutta. Il museo è dentro il Centro Monauni.

  • In auto:

Dall’autostrada uscire al casello di Rovato, svoltare a destra e prendere SP51, svoltare a destra e rimanere su SP51, alla rotonda prendere la prima uscita e prendere per Rovato, seguire la strada 1°maggio e Strada Provinciale in direzione Coccaglio, svoltare su via Gaspare Monauni e infine su via Madre Teresa di Calcutta.

Pagina FB del museo

http:// https://www.facebook.com/museoarteorientalemazzocchi/

Pagina FB dell’archivio fotografico

http:// https://www.facebook.com/Antico-archivio-fotografico-Mazzocchi-Coccaglio-storico-490787217997144/

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